E’ l’ultimo giorno di Febbraio, sono appena tornata a casa dopo tre giorni a Milano per la Fashion Week dedicata alle collezioni donna Autunno Inverno 22/23. Ho tantissime cose da raccontarvi e lo farò in vari articoli. In questo primo resoconto voglio raccontarvi il contesto e soprattutto le cose che ho visto personalmente: presentazioni, sfilate, happening, cocktails.
La mia ultima Fashion Week era stata proprio per la Moda Donna a Febbraio del 2020, nei giorni in cui per capirci iniziava tutta la questione pandemia. Sono stati giorni pienissimi e anche particolari conclusi con un mega party di Phillip Plein in cui la cosa più sobria erano le Mercedes dorate.
Tornare dopo due anni è stato bellissimo e traumatico e ovviamente tutto è stato diverso da come lo avevo vissuto l’ultima volta. E’ il mio sesto anno alla Fashion Week di Milano ed è la prima volta che vivo un’esperienza raccolta, sobria. Il mio racconto inizia con un brand che in realtà ha sfilato in digital ma che da sempre è una tappa fissa della mia Milano Fashion Week.
Laura Biagiotti
Nel 2020 sarebbe stata l’ultima sfilata a cui avrei partecipato ma poi la Maison Biagiotti ha scelto di sfilare a porte chiuse causa Covid. Quest’anno ho dovuto assistere ancora a distanza ma spero di risedermi presto nel mio posticino al Piccolo Teatro Studio Melato.
La collezione Autunno Inverno 22/23 di Laura Biagiotti, “The Energy of Beauty”, è stata presentata con un video girato presso la Centrale Montemartini di Roma e la location colma di contrasti è stata la cornice perfetta per una collezione dedicata alla donna che si riconnette con il proprio essere. Le sovrapposizioni sono sicuramente il must di questa collezione Autunno Inverno 22/23. Sovrapposizioni di capi, di pattern, di tessuti. I classici look monocromatici di Laura Biagiotti lasciano spazio anche a pattern geometrici, calze a fantasia, stampe invernali. Una pennellata d’oro pervade gli outfit e va ad impreziosire completi, maglieria e abiti con balze e rouches. Tagli eterei e tessuti lussuosi si fondono col bisogno di modernità e di praticità. Incredibile l’abito indossato da Anna Cleveland su cui si riflette il corpo sinuoso di una scultura.




Zerobarracento
Passiamo a proposte sostenibili con un brand che ho conosciuto tempo fa ad Altaroma. I capispalla di Zerobarracento mi hanno catturata sin da subito e ho anche avuto il piacere di scattarli per un progetto editoriale. Per la collezione Autunno Inverno 22/23 Zerobarracento si concentra su tagli essenziali e tessuti pregiati regalando un’esperienza sensoriale con un effetto finale minimal. La priorità è il comfort: i capi di questa collezione Autunno Inverno 22/23 sono pensati per creare una morbida uniforme urbana senza genere e dai dettagli inaspettati come imbottiture interne che rendono il capospalla caldo e avvolgente, elementi di design che creano silhouette più eccentriche oppure soluzioni double face per la massima versatilità. Tutto il processo creativo avviene sotto l’etica della tecnica Zero – waste che elimina gli scarti tessili già in fase di progettazione. Protagonista è anche la palette colori che per questa collezione accoglie anche il richiestissimo Camel. Il mio capo preferito? L’abito lungo in lana e il gilet della stessa linea. Piccole curiosità: le imbottiture sono realizzate nel poliestere riciclato di Imbotex, ottenuto utilizzato fibre di poliestere riciclato certificato GRS.



Vaishali Shadangule
Questa Milano Fashion Week segna il debutto della linea prêt-à-porter di Vaishali S, con la missione di portare l’artigianalità e il know-how indiano nel panorama del lusso europeo. Ho potuto partecipare alla sfilata in un’incredibile location in perfetto stile milanese. L’esperienza è stata unica, in un’atmosfera raccolta e curata nei minimi dettagli. Siamo stati accolti da bollicine e mandorle salate per iniziare a percepire l’atmosfera confortevole accomodati su morbidi divani.

Il design prettamente couture di Vaishali S riesce a declinarsi in versioni più trendy e contemporanee in questa collezione Autunno Inverno 22/23 senza abbandonare le lavorazioni artigianali che permettono al brand di creare una linea produttiva meno impattante. In linea con questa mission di artigianalità e sostenibilità Vaishali S crea capi tramite il modello blockchain che permette al cliente di tracciare ogni fase della produzione. Il pensiero di base si riflette anche nella creazione delle calzature, frutto della collaborazione con VIBRAM, che nascono dai tessuti inutilizzati nella precedente collezione. Vi mostro nella gallery qui sotto i modelli che ho preferito e qualche foto backstage della sfilata.





Eleventy
Sabato mattina la mia giornata è iniziata con una colazione nello showroom di Eleventy che presentato la sua collezione Autunno Inverno 22/23 durante la Milano Fashion Week. Partendo dal principio di fusione del guardaroba femminile con quello maschile Eleventy ha sviluppato una collezione per una donna che riparte ma che non vuole abbandonare la ritrovata comodità. E’ così che i capi invernali diventano adatti alla città e alla montagna, che i cappotti nascondono una calda e morbida imbottitura e che maglieria e giacche si sovrappongono per un layering che gioca con le tonalità di colore. Accanto ai classici neutri sono stati aggiunti pop di colori più audaci come l’arancio.



WHITE
Ok ora passiamo ad evento immancabile della Milano Fashion Week. WHITE è praticamente una fiera che accoglie tantissimi brand diversi del panorama moda italiano e non solo. E’ un luogo fantastico per chi lavora nella moda e cerca contatti, nuovi brand, spunti, clienti, esperienze. Al WHITE ho potuto conoscere tantissimi brand e scoprire le nuove collezioni di altre realtà che invece conoscevo già. Ho visitato il corner di Dotz, brand di calzature sostenibili realizzate al 90% con tessuti upcycling. Il resto della produzione è realizzata con cotone ecologico prodotto da piccoli agricoltori nella regione di Paraiba. Per questa collezione Autunno Inverno 22/23 Dotz ha introdotto due nuovi modelli, una slipper e una mule dal taglio più femminile. La chicca è il packaging, sviluppato in collaborazione con l’università di Rio Grande do Sul, che ha portato alla realizzazione del primo box prodotto interamente riconvertendo residui domestici. Ma vi cito anche la solette interna intercambiabile per poter indossare le scarpe sia in estate che in inverno.


Nei prossimi articoli vi parlerò anche di altri brand conosciuti al WHITE ma nel frattempo vi lascio qualche foto quì sotto.



Poco dopo aver fatto la mia scorpacciata di collezioni in fiera sono passata ad un altro padiglione WHITE dedicato alla sostenibilità. Tra varie installazioni e collezioni ho fatto un’esperienza fighissima: ho provato il Metaverso di NssMagazine pensato come una library in cui poter scoprire tutti i dettagli del Metaverso e che presto si allargherà con tantissime funzionalità.
WeLoveModaInItaly
Tra gli eventi a cui ho partecipato non posso non citarvi quello organizzato da CNA Federmoda e dedicato alla valorizzazione del Made In Italy. Nella splendida cornice di Brera e accolta da un aperitivo che ha reso l’incontro ancora più intimo e piacevole ho assistito ad una sfilata da diverse uscite che aveva per protagonisti i capi iconici di nove designer. Sotto la direzione di Grazia Marino e Antonio Falanga (che ringrazio entrambi per l’invito) sono stati protagonisti della serata: Atelier Barbara Montagnoli, Casheart, Fabbricatorino, Gaia Caramazza Gioielli, Giovanni Cavagna, JaJo made in Italy, Landi, Maglificio Benacci e Nicoletta Fasani. La serata si è cnclusa con le consulenze di Armocromia di Elisa Negro, una piacevole iniziativa per aprire le porte anche ai professionisti dell’immagine. Quì sotto vi lascio alcune immagini dell’evento








Prestissimo arriveranno altri articoli dedicati alle collezioni Autunni Inverno 22/23. Stay tuned!