Altaroma: ho scelto quattro prefe

Vi avevo promesso sul mio profilo Instagram @gaiash_ che avremmo parlato di Altaroma e della mia esperienza all’evento. La scorsa edizione era stata descritta in maniera dettagliata in questo articolo quindi stavolta ho deciso di partire da un articolo dedicato ai brand/designer o alle realtà con cui ho avuto un contatto più diretto o che mi hanno colpito di più per potervi raccontare al meglio prodotti e marchi. Vi parlerò sia di marchi che hanno sfilato sia di realtà conosciute attraverso SHOWCASE, l’esposizione che permette a designer e marchi emergenti e non di presentare le collezioni a stampa e buyer. Quello che preferisco di Altaroma, il valore aggiunto dell’evento, è che si tratta di una vera e propria vetrina per designer emergenti e per progetti work-in-progress ma anche per gli studenti che presentano il lavoro finale proprio in questa occasione. Proprio per questo motivo quando ricevo inviti dalle Accademie cerco di partecipare subito, come ho fatto qualche giorno fa rispondendo all’invito di IED che mi invitava a visionare le collezioni degli studenti più meritevoli.

IED Roma presenta “INSUBORDINATE”

IED ha presentato 12 collezioni di studenti e studentesse tra abbigliamento e accessori alcune delle quali mi hanno colpita particolarmente. In generale posso dire di essere stata piuttosto entusiasta delle proposte e di vedere una grande varietà di stili ed ispirazioni provenire dallo stesso percorso. Sono per quella moda che guarda sempre avanti e che si nutre del continuo apporto di creativi sempre nuovi, quindi vedere proposte emergenti di spessore mi fa sperare in meglio per il futuro. Vi lascio qui sotto un gallery con alcune delle mie collezioni preferite, altre davvero molto molto ben fatte le trovate nelle stories in evidenza, nel reel dedicato e sul mio TikTok

Alberto Audenino SS23

Un’eleganza che non rinuncia alla sensualità, il colore che determina il carattere, un mix di pezzi evergreen e nuove tendenze dall’anima bold: la collezione SS23 di Alberto Audenino è stata una delizia per gli occhi. L’esplosione di colori sulla passerella va ad alternarsi alla presenza importante del bianco e del nero, colori con cui il brand ha caratterizzato le prime collezioni. Anche la texture dei tessuti è fondamentale per la riuscita della collezione SS23 di Alberto Audenino: jacquard con fantasia floreale e jacquard con tessuto e paillettes si accostano alla carezza della seta; le stampe insistono su una femminilità decisa ed esplosiva con l’animalier sui toni del blu e dell’acquamarina. Completi e soluzioni formali si declinano in una rivisitazione sexy rafforzata dai jewel bra che impreziosiscono tessuti e colori.

SHOWCASE: ZEROBARRACENTO

Vi parlo spesso di questo brand quindi ormai ne sapete quanto me XD. ZEROBARRACENTO è un brand che produce capi senza gender, che non risentono della stagionalità e che unisce la qualità del Made in Italy al ZERO WASTE utilizzando solo tessuti sostenibili certificati. Stavolta non ho incontrato Camilla Carrara, founder del marchio ma una sua collaboratrice che mi ha illustrato la collezione. Dalla maglieria spessa proposta già in Inverno ( ve ne avevo parlato qui) passiamo a capi in seta coordinabili leggeri e trendy ma anche senza tempo. Ovviamente non possono mancare i capispalla, cifra di 0/100.

SHOWCASE: Valentina Asia

In questa edizione di Altaroma, proprio a showcase, ho avuto il piacere di fare una scoperta che mi ha resa davvero entusiasta. Valentina Russo fonda nel 2020 a Lecce, in Puglia, Valentina Asia. Di cosa si occupa Valentina con il suo brand? Di produrre accessori “naturalmente di lusso” ovvero realizzati con legno e pietre tipici del territorio per celebrarlo e valorizzarlo. Affidandosi ad artigiani locali Valentina ha realizzato la “Mineraria Collection, Language of Possibilities” ovvero una linea dedicata alle Sculpture-bags, borsette-scultura realizzate in legno con maxi applicazione di pietre naturali.

Valentina e la sua collaboratrice mi hanno raccontato il lungo processo di lavorazione del legno e della borsa in generale che coinvolge artigiani di diverso tipo. Ogni sculpture bag è davvero un oggetto di design, un’opera d’arte frutto anche dell’incredibile savoir faire degli artigiani italiani. La prima borsa realizzata si chiama Marisa come omaggio all’artista Marisa Merz, simbolo femminile dell’arte povera italiana.

Ogni Sculpture bag richiede circa 40 giorni di lavorazione. Alle borse sono stati aggiunti anche dei piccoli accessori: gli orecchini Pepite sono una chicca in legno, pietre e leghe metalliche. Anche il packaging è una piccola opera d’arte in legno, segno del fatto che in casa Valentina Asia nulla è lasciato al caso. C’è anche un modello realizzato in vera pelle di vitello (che però proviene da surplus di concerie italiane) e tessuto, in particolare satin. Sto parlando della Wharola, ispirata alla banana di Andy Warhol e al lavoro di Maurizio Cattelan.

Questa borsa, devo dirlo, è uno dei miei modelli preferiti del marchio, la trovo contemporanea, versatile ed iconica. La Wharola è anche trasformabile grazie al manico che può cambiare forma sfruttando i gancetti laterali. Approfitto di queste parole che sto scrivendo per fare i miei complimenti personali a Valentina per questo progetto, uno dei più promettenti tra quelli che ho potuto conoscere in questi anni.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: